In seguito alla morte della giovane sciatrice Matilde Lorenzi, suo padre lancia un messaggio affinché questa non sia stata vana e si possano evitare casi simili in futuro.
Le tragedie in campo sportivo, hanno sempre rappresentato spettacoli a cui nessuno avrebbe mai voluto assistere, dato che molto spesso quando si verificano, significa che una giovane vita è stata strappata via e subito il pensiero va alle modalità che avrebbero potuto impedire che ciò accadesse. Succede nel calcio come nella Formula1 e nella Moto GP, così come adesso succede nello sci.
Solo qualche giorno fa infatti, l’Italia intera si è unita al dolore per la scomparsa di Matilde Lorenzi, giovanissima promessa azzurra dello sci, che durante una sessione d’allenamento come altre, ha perso la vita per una caduta fatale. Non è ancora stata chiarita del tutto la dinamica, per cercare di capire se si sia trattato di un problema evitabile. Nonostante ciò, sulla vicenda si è espresso il padre di Matilde, con un messaggio per il futuro.
Non c’è nulla di più straziante per un genitore, di perdere un figlio. E ciò che è accaduto a Matilde Lorenzi ha sicuramente lasciato un vuoto nel cuore dei suoi cari, anche per via del modo in cui tutto è successo, in una frazione di secondo, mentre Matilde faceva una cosa che amava, una cosa in cui era brava e capace. Un errore forse, le è costato la vita. E adesso, è suo padre a voler mettere i puntini sulle i.
Nonostante il trauma, appare lucido Adolfo Lorenzi, padre di Matilde, che solo a pochi giorni dalla scomparsa della figlia, ha deciso di rilasciare delle dichiarazioni con un unico scopo: non lasciare che l’eredità di Matilde, tutto ciò che lei ha costruito, vada perso. Una dichiarazione ponderata quella di Adolfo che, certamente col dolore in corpo, ha spiegato meglio cosa intende.
Adolfo ha infatti dichiarato:“non vogliamo nessun fiore per il suo funerale. Faremo un progetto coinvolgendo università, aziende per riuscire ad aumentare la sicurezza per i ragazzi che sciano”. Un progetto chiaro dunque quello della famiglia Lorenzi, che ha un solo obiettivo al momento in testa: evitare che in futuro, un caso come quello di Matilde possa verificarsi di nuovo.
L’idea è quella di dare vita a un dispositivo per incrementare la sicurezza:”Conosciamo i dispositivi attuali che nello sci si usano per le discipline veloci […] Noi immaginiamo di poter creare un airbag soft che possa aiutare nelle discipline come gigante e slalom, perché quello nelle discipline veloci è troppo invasivo”. Nonostante infatti abbia lodato l’efficienza del soccorso alpino, subito dopo l’incidente di Matilde, Adolfo precisa che ciò che serve è:”un dispositivo che al momento dell’impatto possa salvaguardare meglio uno sciatore”.
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