L’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante ed è arrivata addirittura a interagire direttamente con l’utilizzo di un PC.
Il progresso tecnologico negli ultimi anni è andato avanti chiaramente su tante strade diverse che hanno coinvolto altrettanti campi di studio, ma in generale si può tranquillamente affermare che l’intelligenza artificiale è la tecnologia che più di tutte è stata oggetto di chiacchiere, polemiche, discussioni, articoli di giornale, servizi in televisione e chi più ne ha più ne metta.
L’intelligenza artificiale, o IA come viene chiamata con una sigla, è stato così influente a livello popolare negli ultimi anni proprio perché presenta delle potenzialità mai viste prima per una tecnologia e fino a questo momento, almeno secondo gli esperti, solamente una piccola percentuale delle possibilità che si possono mettere in atto con l’intelligenza artificiale sono state effettivamente rese funzionali ed è anche per questo che è necessaria una regolamentazione quanto prima per non trasformare l’IA in un’arma impropria.
In attesa dunque di trovare una quadra e un regolamento ben preciso che suggerisca alle persone come, quando e dove utilizzare l’intelligenza artificiale nella vita di tutti i giorni, nello studio e nel lavoro; gli esperimenti con l’IA procedono a gonfie vele e proprio di recente si è giunti a un altro grande traguardo per questa tecnologia, ovvero un’intelligenza artificiale capace di usare un computer come fosse un essere umano.
Fino a questo momento abbiamo potuto vedere l’IA svolgere una vasta quantità di mansioni, ma sempre attraverso un input dato dall’utente in carne e ossa come ad esempio la generazione di un’immagine seguendo una precisa descrizione, un calcolo, una traduzione, un riassunto e così via: solo di recente per la prima volta è stata ideata una nuova funzionalità con la quale un’intelligenza artificiale è capace di interagire con un computer come se fosse un essere umano.
Questa funzionalità è stata presentata e rilasciata da Anthropic che l’ha adattata per il suo modello di intelligenza artificiale Claude 3.5 Sonnet: grazie a questo comando, infatti, l’IA di Anthropic riesce a interagire con un computer muovendo il cursore del mouse, cliccando sulle varie icone sul desktop, premere sui pulsanti e digitare dei testi; chiaramente non svolge azioni a caso, ma funzionali per un preciso scopo e che rappresentano la base per una serie di automazioni che in futuro potrebbero diventare la normalità.
Si tratta, in realtà, di una strada che diverse aziende hanno intenzione di percorrere e tra queste ci sono anche i colossi come Google con il suo modello Gemini, Microsoft con il suo Copilot e l’intramontabile ChatGPT di OpenAI, ma per adesso solamente Anthropic è riuscita ad affinare questa funzionalità su larga scala e a presentare un primo video delle capacità di Claude 3.5 Sonnet.
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