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La rivolta dei robot è iniziata: ecco cosa sta accadendo ad alcuni aspirapolvere che si animano

La robotica fa passi da gigante, ma c’è anche chi si preoccupa di un’eventuale rivolta dei robot: in un certo senso è già cominciata.

La rivolta dei robot è tra le tematiche di fantascienza più utilizzate nel mondo dell’intrattenimento ed è stata resa celebre dallo scrittore russo Isaac Asimov nel suo romanzo “Io, Robot“, dal quale è stato tratto anche un film con Will Smith nel 2004: come spiegato all’interno del libro e poi riportato più volte nelle opere successive capita che robot umanoidi, magari diventati troppo intelligenti e autonomi, si rivoltano all’uomo che li ha creati contravvenendo alle cosiddette tre leggi della robotica e mettendo in pericolo l’umanità.

La rivolta dei robot potrebbe succedere? In realtà è già successa (Informazioni.it)

Si tratta, come detto, solamente di fantascienza e di un’eventualità davvero infinitesimamente rara, ma con il crescente sviluppo della robotica la preoccupazione delle persone si fa sempre più ampia: di recente Elon Musk all’interno della sua presentazione “We Robot” avvenuta qualche giorno fa ha presentato il suo robot Optimus che sarà in grado di assistere le persone con le faccende domestiche e chiaramente molte persone hanno subito sottolineato il loro timore di una possibile rivolta dei robot.

Parliamo della rivolta dei robot come un eventuale evento futuro dato che i robot umanoidi, come quelli che magari vediamo nei film, non sono ancora diffusi, ma se allarghiamo il nostro discorsi a qualsiasi dispositivo robotico disponibile già oggi sul mercato allora possiamo affermare che la rivolta dei robot è già iniziata: è capitato a diversi robot aspirapolvere che sono improvvisamente impazziti e si sono animati anche senza essere controllati dall’uomo.

Pericolo rivolta dei robot: aspirapolveri impazziti e robot che feriscono uomini

I robot aspirapolvere sono in commercio da diversi anni e molte persone ne hanno uno in casa dato che sono molto utili dato che aiutano a pulire e spolverare i pavimenti in maniera automatica senza dover per forza fare queste faccende a mano: sono a tutti gli effetti dei robot e proprio di recente si è assistito a una vera e propria rivolta di questi aspirapolveri negli Stati Uniti che hanno cominciato a non rispondere più ai comandi e ad agire autonomamente senza possibilità di essere fermati.

Un avvenimento molto spaventoso non tanto per il fatto che gli aspirapolvere non rispondevano ai comandi, ma più che altro perché hanno cominciato ad avere un atteggiamento piuttosto aggressivo quasi come se volessero ribellarsi: come in un film di fantascienza questi robot hanno iniziato a rincorrere gli animali domestici e anche a rivolgere insulti razzisti verso le persone tramite una voce registrata; un timore che si è diffuso in tantissime case americane e che si sospetta possa derivare da un pesante attacco hacker ai danni di questi robot.

 

I robot aspirapolvere si sono ribellati: aggressioni e frasi razziste (Informazioni.it)

Negli anni passati però c’è stato anche un caso di ribellione di un robot umanoide: nel 2021 un ingegnere della Tesla, la società di Elon Musk che si sta occupando anche della creazione di robot, è stato ferito da uno dei robot al quale stava lavorando all’interno di uno stabilimento industriale: stando alle testimonianze l’operaio è stato aggredito dal robot che lo ha immobilizzato sul pavimento e lo ha ferito alla schiena e al braccio facendo uscire anche del sangue.

Musk ha minimizzato l’accaduto dicendo che si trattava di un semplice malfunzionamento dovuto a un braccio meccanico come quello che è presente in tantissime fabbriche, ma la verità è che il timore di una futura ribellione da parte dei robot è sempre più diffuso.

Salvatore Montagnolo

Classe 1996, nasco con la passione per la scrittura e per tutto ciò che riguarda il mondo del giornalismo. All'età di 20 anni intraprendo la carriera nel mondo dell'editoria online ricoprendo dapprima il ruolo di Redattore e successivamente anche di Supervisore Editoriale. Collaboro e ho collaborato con diverse realtà del web svolgendo diverse mansioni in ambito editoriale, grafico e social.

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