Il Morbo di Parkinson è uno dei disturbi più comuni tra la popolazione: ecco quali segnali ci suggeriscono che potrebbe essere presente!
Circa 6 milioni di persone in tutto il mondo sono colpite dal Morbo di Parkinson: un disturbo neurologico che causa movimenti incontrollati e involontari dei muscoli.
Questa patologia si verifica soprattutto in età avanzata nei soggetti più anziani, ma alcuni sintomi possono presentarsi già in età giovanile.
Per questo motivo dobbiamo stare ben attenti ad alcuni segnali che ci potrebbero suggerire la presenza del morbo.
I soggetti affetti da Parkinson, come purtroppo molti sanno, presentano delle difficoltà nella coordinazione, nell’equilibrio e in casi più gravi anche a camminare o anche semplicemente muovere la bocca per parlare.
Questo disturbo neurologico può comportare anche altre conseguenze alla mente e al comportamento delle persone, come ad esempio l’avanzare di una forma di depressione, disturbi del sonno e problemi di memoria.
Prima che la malattia arrivi a uno stato avanzato e irreversibile, però, possiamo notare alcuni sintomi e segnali che possono comparire nei primi stadi.
Una malattia quasi invisibile: ecco cosa succede al cervello
Così come l’Alzheimer, anche il morbo di Parkinson può essere categorizzata come malattia invisibile, o quasi: questo perché si sviluppa silenziosamente nella mente delle persone affette senza particolari segnali visibili.
I sintomi, già presenti, poi peggiorano con l’avanzare dell’età fino a diventare palesi, ma quando ormai il disturbo neurologico è arrivato già in uno stadio piuttosto avanzato.
Si tratta di una malattia idiopatica, ovvero che non presente cause esterne note, ma che si sviluppa in maniera primitiva.
Questo vuol dire che non ci sono cause effettive per lo sviluppo del morbo di Parkinson, anche se nel 15% dei casi è stato scoperto un collegamento di carattere genetico, ovvero che i pazienti affetti hanno o hanno avuto un membro familiare con la stessa condizione neurologica.
Nonostante questo però, i medici hanno individuato che esistono dei segnali lievi che possono presentarsi anche tra i 20 e i 50 anni d’età, nonostante la malattia si palesi generalmente dopo i 60 anni.
Quali sono i segnali del Parkinson: stai molto attento
Il primo segnale a cui devi stare attento è ovviamente quello ereditario: se in famiglia hai o hai avuto in passato delle persone affette da morbo di Parkinson allora è più probabile che si sviluppi anche nei discendenti, anche se è una percentuale comunque molto bassa.
Nonostante questo però è possibile prevedere in un certo senso lo sviluppo del morbo anche nei primi stadi della patologia, facendo bene attenzione ad alcuni segnali che ci invia il nostro corpo.
Alcuni di questi riguardano l’aspetto motorio, altri comportamentali del sonno.
Le difficoltà motorie, come lo scarso equilibrio, possono presentarsi lievemente anche nei primi stadi della malattia; così come le difficoltà nel parlare e nell’articolare un discorso di senso compiuto.
Secondo gli esperti, però, i maggiori segnali si hanno per quanto riguarda i disturbi del sonno: è stato studiato, infatti, che avere movimenti bruschi e agitati nella fase REM può aumentare fino a sei volte lo sviluppo del Parkinson.