Il Superbonus 110% per l’edilizia ha subito non poche modifiche nell’ultimo periodo: i cantieri sono totalmente nel caos, cosa succede adesso
Sicuramente molti di voi avranno sentito parlare, e magari anche usufruito, del Superbonus 110%: un incentivo emanato nel 2020 dal governo Conte-bis con l’obiettivo di ammodernare gli edifici.
Negli ultimi due anni sono state tantissime le persone che hanno approfittato del bonus per ristrutturare la propria abitazione, renderla più sicura da un punto di vista sismico e anche più “green” con l’istallazione di fonti di energia rinnovabili.
Al giorno d’oggi, con l’avvento del governo Meloni, il bonus per l’edilizia è diventato un vero e proprio caos in Italia.
Il Superbonus 110% in realtà era stato già aspramente criticato e ostacolato durante il governo di Mario Draghi, ma la misura non era stata abrogata, una decisione che però potrebbe diventare realtà col governo Meloni.
Il bonus è infatti stato bocciato dalla Corte dei Conti nel giugno del 2022 e il nuovo governo ha infatti cessato il credito per la ristrutturazione e ammodernamento degli edifici, che al giorno d’oggi risulta di 75,3 miliardi di euro.
La misura non è andata come si sperava, anche a causa di parecchie criticità e controversie, per questo motivo i primi mesi del 2023 sono stati un vero e proprio coas per l’edilizia.
Cosa sta succedendo al Superbonus 110%: sparito del tutto?
La decisione presa dal governo Meloni già a gennaio al momento della Legge di Bilancio è quella di abrogare definitivamente il Superbonus 110%, ma di non eliminare del tutto gli incentivi per l’edilizia.
Anche a causa della pandemia da Covid-19, l’edilizia ha conosciuto un periodo di grande crisi economica, come un po’ tutti i settori a livello commerciale, e per questo motivo l’obiettivo del nuovo governo è quello di risanare il debito causato dalla gestione sbagliata del bonus 110%, ma allo stesso tempo di evitare la sospensione dei lavori.
Il nuovo ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha chiuso definitivamente all’allargamento degli incentivi, nonostante la direttiva europea spinga proprio da quel lato per un totale ammodernamento delle case green anche in Italia.
Per questo motivo si è venuta a creare un po’ di confusione, perché da un lato il governo vuole evitare altre perdite di denaro che peserebbero troppo sulle casse dello Stato, d’altra parte però ci sono ancora tantissimi cantieri aperti e lavori rimasti nemmeno alla metà degli scorsi anni: qual è la decisione definitiva?
Bonus edilizia: la decisione del governo Meloni è questa
Il Ministero dell’Economia e il governo Meloni in generale non vogliono abrogare definitivamente il bonus dell’edilizia, anche perché è un grosso passo in avanti per la crescita del paese, da un punto di vista ecologico e di sicurezza.
Allo stesso tempo però si deve anche pensare a delle misure cautelari per non rischiare una perdita ulteriore di crediti come successo nei due anni precedenti, per questo motivo è stata presa una decisione.
La decisione è qualla di ridurre il superbonus, ma mantenere la formula iniziale solo in alcuni casi specifici.
Dal 110% iniziale e deciso dal governo Conte, si passa dunque a un bonus del 90% con le medesime forme e requisiti del precedente, ovvero essere proprietari di un immobile isolato e non all’interno di un condominio.
Per chi invece ha già avviato il lavori con il precedente bonus, ci sarà una deroga per tutti coloro che hanno almeno usufruito del 30% del Superbonus fino al 31 marzo 2023.