La morte del Papa emerito Benedetto XVI apre scenari inediti, con un cerimoniale complesso ancora in fase di definizione nei suoi dettagli. Ma cosa accadrà a Roma questa settimana?
Iniziamo con il ricordare che dal momento della morte di Benedetto XVI la sua salma è stata collocata nella cappella del Mater Ecclesiae, il monastero che si trova all’interno dei Giardini Vaticani in cui si era ritirato il Papa dopo la sua rinuncia, nel 2013.
La salma giace di fianco a un grande crocifisso, tra un presepe e un albero di Natale, con i paramenti liturgici rossi e la mitra, senza pallio. È qui che la salma è visitata da cardinali e persone strettamente legate a Ratzinger.
La lunga strada verso il funerale
Da questo luogo di partenza prende il via il vero rito funebre. La salma verrà infatti traslata dall’attuale sala, con passaggio dalla Porta della preghiera.
Quindi, fino al funerale del 5 gennaio, presieduto da Papa Francesco a partire dalle 9.30, la salma sarà esposta nella Basilica di San Pietro per la venerazione dei fedeli.
Per quanto riguarda le partecipazioni delle delegazioni ufficiali, non essendo Benedetto XVI un capo di Stato in carica, non vi è alcun sostanziale obbligo da parte dei rappresentanti delle istituzioni. Tuttavia, è già stato reso noto che saranno presenti le delegazioni ufficiali di Italia e Germania. “Le autorità degli altri Stati che lo desiderano possono partecipare a titolo privato” – recita la nota verbale inviata dalla Segreteria di Stato del Vaticano alle ambasciate presso la Santa Sede.
La Santa Messa esequiale è in programma dalle 9:30 in Piazza San Pietro. Per la partecipazione alla cerimonia non sono previsti biglietti. Considerato che si attendono circa 60.000 persone, potrebbe essere difficile trovare un posto utile se non si arriva con ampio anticipo.
La sepoltura
Al termine della messa la salma del Papa Emerito sarà portata nella Basilica di San Pietro e quindi nelle Grotte Vaticane per la tumulazione. La tomba, stando a quanto è stato reso noto, sarà collocata nello spazio che era stato inizialmente utilizzato per ospitare i resti di Papa Giovanni Paolo II che, invece, ora riposa in una cappella laterale nelle prossimità dell’ingresso della Basilica, accanto alla Pietà di Michelangelo.
Una cerimonia solenne ma sobria
Per il resto, occorrerà attendere ancora un po’ per comprendere quali saranno le caratteristiche delle esequie. Per quanto ufficiale, il protocollo è stato semplificato rispetto alle esequie di un “Papa regnante“. Le esequie in questione rimangono infatti un unicum dal punto di vista procedurale, non essendosi mai svolte per un Papa emerito, per di più rimasto a vivere in Vaticano.