Alcuni voli disastrosi nei giorni precedenti, hanno coinvolto e ferito decine di persone. Diverse turbolenze registrate, hanno infatti sconvolto totalmente i passeggeri a bordo, giungendo addirittura a procurar loro non solo un’incondizionata paura, ma anche gravi lesioni.
È accaduto su un volo diretto alla capitale delle Hawaii, ad Honolulu.
L’aereo Airbus A330-200 della Hawaiian Airlines, era partito da Phoenix, in Arizona nella giornata di domenica (più nello specifico in tarda mattinata -dell’ora americana), e trasportava in totale 288 persone, tra cui 278 passeggeri e 10 membri dell’equipaggio.
Pare che, al momento dell’incidente, il servizio metereologico delle Hawaii avesse previsto dei temporali proprio sulla rotta di volo e che, nonostante la compagnia aerea fosse a conoscenza delle condizioni meteorologiche e l’evidente condizione di instabilità del cielo, non era ugualmente riuscire a percepire la particolare zona d’aria nella quale si sono poi verificate di fatto le turbolenze circa 30 minuti prima dell’atterraggio.
Pur essendoci stati vari tentativi di segnalare l’allarme durante la turbolenza, ogni sforzo si è rivelato quasi del tutto vano.
Il volo ha provocato diversi feriti, tra cui diversi sono gravi
Dei 288 passeggeri, vi sono stati 36 feriti (tra cui anche un bambino di soli 14 mesi), ed una percentuale di loro non troppo esigua, è stata lesa gravemente. Se infatti alcuni, nonostante il brusco impatto, hanno riportato solo qualche contusione o taglio lieve, altri sono stati trasportati d’urgenza nelle strutture sanitarie locali, per cure più attente ed approfondite. Ma purtroppo non è il solo.
È stata registrata un’altra turbolenza preoccupante dopo meno di 24 ore
A diffondere la notizia è stata l’estetista cinica, Cristina Fognazzi, attraverso un meticoloso racconto sulle Instagram stories sul suo profilo.
Questa volta si tratta di un volo di Ita Airways diretto a London City Airport. Per fortuna finora tra i passeggeri in quest’occasione non sono attualmente stati registrati feriti, ma solo un senso di angosciosa paura e stress da parte di questi ultimi.
Una volta realizzato che sulla capitale inglese non vi era alcun modo di atterrare date le condizioni in cui il meteo riversava, l’aereo ha effettuato un ulteriore tentativo di atterraggio su Gatwick, senza tuttavia riuscire nei suoi intenti. Solo a Stansted la situazione si è ristabilizzata e si è riusciti ad atterrare una volta per tutte.