Avete mai pensato alla possibilità di vivere su una città rotante nello spazio, una sorta di mega astronave da cui godere una vista sicuramente inusuale?
Finora progetti di questo tipo erano riservati alla fantascienza, con alcune note pellicole cinematografiche in grado di immergerci in un mondo avveniristico, innovativo e, per certi versi, utopistico.
Ebbene, forse la fantascienza non è più così lontana: c’è infatti chi ha già predisposto un piano per creare una città rotante nello spazio e, peraltro, farlo in maniera sostenibile.
Anche se il passo dalla fantascienza alla realtà non è brevissimo, qualcuno ha preparato un piano innovativo per realizzare degli insediamenti umani sugli asteroidi: per i ricercatori dell’Universita’ statunitense di Rochester, dunque, l’essere umano diventerà una specie in grado di vivere sullo spazio ma non su altri pianeti come Marte, come qualcuno vorrebbe, bensì su altri oggetti più piccoli e più versatili a questo scopo.
L’articolo dei ricercatori americani è stato pubblicato sull’ultimo numero della rivista Frontiers in Astronomy and Space Sciences destando non poco scalpore. Anche perché, in fin dei conti, sebbene il progetto sia fantascientifico, le tecnologie che i ricercatori vorrebbero utilizzare per realizzare il proprio piano sono già disponibili o in via di sviluppo, tanto che in base ai calcoli effettuati e condivisi, “un asteroide di 300 metri di diametro potrebbe espandersi in un habitat spaziale di circa 35 chilometri quadrati“. Ma in che modo?
A spiegarlo è Adam Frank, uno degli autori dello studio, secondo cui attraverso le tecnologie oggi esistenti non sarà impossibile creare una città spaziale su un asteroide, delle dimensioni di Manhattan.
Il segreto di questo investimento tecnologico è in una sorta di enorme sacco a forma di anello, realizzato con una rete ultra-flessibile di nanofibre di carbonio: si tratta di una tecnologia già disponibile, leggera e resistente, che servirebbe a contenere l’asteroide e fornire il supporto, sulla sua superficie interna, per una la realizzazione di una città rotante, dalla forma cilindrica.
Sul perché rivolgersi agli asteroidi piuttosto che ai pianeti, i ricercatori non hanno dubbi: oltre che più abbondanti nel Sistema Solare, gli asteroidi sono rocciosi, fornendo così uno scudo naturale contro le radiazioni cosmiche. Non tutto è oro, però, quel che luccica: le rocce di questi corpi celesti non sono infatti abbastanza forti da sopportare una veloce rotazione, necessaria per ricreare una forza di gravità artificiale.
I ricercatori hanno però pensato anche a questo problema, proponendo come soluzione una enorme copertura in carbonio: dunque, dopo aver messo in rotazione l’asteroide, le sue rocce sarebbero in grado di frantumarsi e, così facendo, tirare il sacchetto che le contiene, il quale diventerebbe rigido, alimentando la creazione di una struttura cilindrica in rotazione, la cui superficie interna potrebbe ospitare la città.
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