Vi sentite stressati e ansiosi, tesi e preoccupati? La colpa ha ora un nome e cognome o, meglio, una caratteristica dell’organismo la cui migliore conoscenza potrebbe aprire le porte a importanti novità.
Lo studio appena condotto dai ricercatori del Centro di riferimento per le Scienze Comportamentali e la Salute Mentale dell’ISS, pubblicato su Translational Psychiatry, potrebbe infatti essere utilizzato per la predisposizione di nuove cure mirate alla risoluzione dei casi di stress di interesse clinico.
Ma che cosa è stato scoperto? Perché è così importante?
La colpa dello stress
Stando alle conclusioni cui sono giunti i ricercatori, a favorire il rischio di sviluppare patologie stress-correlate, sarebbe una riduzione nel sangue della proteina MECP2, in persone – soprattutto donne – che hanno vissuto esperienze particolarmente avverse in adolescenza o durante l’infanzia.
Dunque, lo studio suggerisce che MECP2 potrebbe essere un marcatore di suscettibilità allo stress: la proteina è infatti un elemento fondamentale per il corretto funzionamento delle cellule nervose, tanto che alcune delle sue mutazioni genetiche sono la principale determinante della Sindrome di Rett, una malattia neurologica rara, grave, che colpisce prevalentemente il genere femminile.
La proteina, oltre a essere implicata in numerosi processi del neurosviluppo, svolge un ruolo fondamentale nel determinare le conseguenze che l’ambiente in cui viviamo ha sul nostro organismo, suggerendo un suo coinvolgimento nei processi che predispongono allo sviluppo di psicopatologie indotte dall’esposizione a eventi stressanti nel corso della vita.
Sulla base di tali evidenze, i ricercatori hanno analizzato i livelli di MECP2 e hanno scoperto che l’ipotesi di una connessione tra i livelli ridotti di MECP2 e gli esiti disadattivi, come ansia e depressione, delle esperienze avverse vissute in infanzia, e che questo legame è prevalente nella popolazione femminile.