Poste italiane da via al lancio di nuovi buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio, già da diverso tempo sostituiti dai Libretti Smart e dunque più all’avanguardia, le cui funzionalità sono più numerose e concedono altrettante opportunità di risparmio.
Infatti, se fino a qualche anno fa il Libretto postale cartaceo era il più quotato dagli italiani in ottica di risparmio -anche e soprattutto perché i suoi costi di emissione e di chiusura sono pari a zero- al giorno d’oggi la nuova modalità, ha quasi spodestato del tutto questo primato, in quanto consente appunto di accelerare notevolmente le tempistiche, soprattutto per il fatto che per quanto concerne questa tipologia di soluzione, i soldi investiti vengono garantiti dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Dunque una soluzione di accumulo soldi apparentemente ottimale, se non fosse per una pecca.
Il più delle volte, il libretto cartaceo, in quanto tale, viene depositato e dimenticato a casa nei cassetti più reconditi, tanto da dimenticarsene spesso l’esistenza, e non effettuare alcun tipo di movimento su di esso per addirittura diversi anni.
Per minimizzare l’impatto del problema, Poste Italiane si preoccupa di ricordare attraverso un promemoria, di riattivare il libretto stesso recandosi presso un apposito ufficio postale, effettuando un’operazione di qualunque tipo, e dunque anche un semplice controllo del saldo.
Ma anche ad esso, c’è un termine. Qualora non si rientrasse nei termini di scadenza prescritti da Poste Italiane per l’effettiva riattivazione di questi ultimi, il libretto verrebbe automaticamente estinto, e tutti le eventuali somme residue, verrebbero trasferite al Fondo Consap, che è stato istituito dalla stessa finanziaria nel 2006.
Superati i 10 anni, i libretti non movimentati entrano nella lista dei dormienti
A tal proposito, sarebbe bene effettuare un meticoloso controllo della situazione dei propri libretti.
Anche perché Poste Italiane ha lanciato un ulteriore ultimatum.
Gli ultimi libretti che verranno considerati come dormienti, saranno quelli presenti nell’elenco pubblicato sul sito ufficiale di Poste Italiane nel giorno 04/10/2022, e per questi ultimi la data ultima da considerare al fine di evitare l’estinzione del libretto in sé ed un successivo trasferimento del denaro in esso depositato, è il 4 aprile 2023.
Per comprendere se si è effettivamente coinvolti o meno nel rischio, e dunque se è necessario smuoversi sotto questo punto di vista, basta consultare questi elenchi presenti sul sito o consultabili presso gli sportelli fisici, in cui i libretti sono ordinati in base all’identificativo dell’ufficio postale in cui sono stati aperti.
Tuttavia, non è tutto perduto. Infatti, qualora ci si rendesse conto che è troppo tardi, è possibile -entro 10 anni dopo la scadenza- ottenere il rimborso facendo domanda alla Consap, senza il bisogno di un intervento da parte di un mediatore.