Il 2023 sembra portare in dote un’altra brutta notizia per le famiglie italiane, già alle prese con continui rincari del costo delle materie prime e dei prodotti finiti.
A lanciare l’allarme è stata una federazione i cui associati sono ben conosciuti da tutti gli italiani, considerato che almeno una volta l’anno ci si rivolge a loro per riparazioni e altri interventi.
Ma qual è questa cattiva notizia? Quanto peserà sulle tasche degli italiani?
Rincari in doppia cifra
Nel corso del 2022 Federcarrozzieri ricorda che sono esplosi i prezzi dei materiali di consumo delle carrozzerie, e che ulteriori aumenti sono previsti per il 2023. Il risultato è che i costi degli interventi sono destinati a salire in media del 15% rispetto al 2022.
Consapevole di ciò, Federcarrozzieri nota che per evitare di far fronte a questa situazione un numero crescente di consumatori si sta rivolgendo a carrozzieri improvvisati privi di ogni autorizzazione, che per marginalizzare i costi ricorrono a ricambi di qualità inferiore, o effettuano lavori in modo approssimativo per ridurre i tempi, con conseguenze sia sulla qualità del servizio che sulla sicurezza stradale.
In aggiunta a ciò, a rischio sono anche gli aumenti delle tariffe RC Auto, che dopo la riduzione costante degli ultimi anni sembrano destinate a crescere: se oggi il premio medio dell’RC Auto al netto delle tasse è di 310 euro – afferma Assoutenti – il rischio è che nel 2023 il premio salga del 6%, ponendo in ulteriore difficoltà le tasche delle famiglie italiane, già messe a durissima prova dalla crisi economica in atto e dal rincaro delle materie prime e dei costi dell’energia.
Anche per scongiurare pericolosi deterioramenti, Federcarrozzieri ha scelto di diramare linee guida per un corretto rapporto con le riparazioni.