La settimana si è chiusa in maniera piuttosto negativa per il colosso telefonico italiano, punito a Piazza Affari con una prestazione che a un certo punto delle negoziazioni ha superato il -7% su sette giorni.
Gli occhi degli investitori si sono resi sempre più dubbiosi sul futuro a breve termine della compagnia telefonica dopo la mancata offerta di CDP sulla rete e i dubbi del governo Meloni su quello che è il destino dell’azienda.
Ma che cosa accadrà ora alla società telefonica? A cosa devono guardare gli azionisti e, soprattutto, i clienti dell’azienda?
Una settimana molto difficile per la compagnia
La compagnia in questione è evidentemente Tim, reduce da una settimana tra le più complicate della sua storia.
Il gruppo, infatti, mercoledì scorso ha visto scadere senza esiti i termini per la ricezione di un’offerta sulla rete da parte di CDP e Open Fiber. Una brutta notizia per l’azienda e… una ventata di negatività per gli analisti, che ritengono ora che senza un accordo sulla rete con Cassa Depositi e Prestiti, Tim potrebbe procedere spedita con il suo piano di separazione e monetizzare così le partecipazioni di minoranza che detiene in NetCo e EnterpriseCo.
Negli ultimi giorni sono poi emerse alcune voci su una possibile ricapitalizzazione di Open Fiber in attesa di una fusione con NetCo, che sarà preceduta dall’offerta da una compagnia composta da KKR al 49% e dalla stessa CDP al 20%, permettendo così di realizzare l’accordo come da intese originarie, ma senza il problema legato all’antitrust e alle difficoltà di finanziamento.
Insomma, la strada sembra essere oramai tracciata verso un senso unico costituito dalla fusione di NetCO e Open Fiber. Per il momento i clienti Tim sembrano essere poso interessati da queste prese di posizione, ma il futuro potrebbe riservare qualche cambiamento non marginale.