In tempi di manovra, di strette e di sacrifici, ha fatto discutere il provvedimento che eroga una sorta di tredicesima per i deputati. Un bonus di 5.500 euro per comprare tablet, smartphone, PC e altro ancora.
Come era lecito immaginare, la notizia ha creato non poco malumore nell’opinione pubblica, che ipotizzando l’arrivo di una nuova austerity tutto si immaginava tranne un generoso regalo alla classe dei deputati, con una discussa delibera firmata lo scorso 24 novembre dai questori della Camera.
Ma che cosa è accaduto? Perché si è resa possibile questa nuova regalia in favore dei deputati?
Una maggiore dotazione d’ufficio fa discutere l’Italia
Tecnicamente, l’occasione per questo nuovo regalo di fine anno è giunta con l’approvazione del nuovo testo sulle dotazioni d’ufficio a disposizione dei deputati. Il bonus andrebbe dunque incontro alle esigenze di rinnovare e aggiornare la dotazione tecnologica dei 400 deputati ma… a sorprendere, questa volta, è soprattutto l’importo.
Mentre infatti nel 2018 era stata approvata una iniziativa simile, con un bonus pari a 2.500 euro, oggi l’importo è più che raddoppiato. Basta l’inflazione per giustificare questo incremento del 120% sul beneficio che i deputati hanno ottenuto?
Qualcuno potrebbe ben obiettare che in realtà la scorsa legislatura vedeva la partecipazione di un maggiore numero di deputati e che, pertanto, l’aggravio per le casse dello Stato non è poi così ingente. Tuttavia, ciò che stride e rende turbolenta l’opinione pubblica è il fatto che in un momento in cui si è valutata la riduzione dei sussidi per i più bisognosi (si pensi alla stretta sul Reddito di cittadinanza), i parlamentari neoeletti si siano regalati un bonus così generoso.
Insomma, le legislature passano, ma le polemiche sui privilegi dei rappresentati del popolo rimangono. Voi che ne pensate?