A partire dal 15 ottobre 2021, e con data ultima il 1 gennaio 2023, in tutta Italia entrerà definitivamente in vigore il nuovo standard del segnale televisivo di trasmissione del digitale terrestre, il DVB-T2, al fine di migliorare ulteriormente la qualità del segnale, di liberare lo spazio per le frequenze telefoniche in 5G, e di ampliare la proposta di canali televisivi.
Questo non comporta alcuna ripercussione sulle TV HD, in quanto anche i televisori DVB-T HD (ovvero quelli della prima fase del passaggio dall’analogico al digitale risalente ormai a qualche anno fa), sono dotati della possibilità di decodificare il segnale.
Al contrario, coloro che sono dotati di televisori non in possesso della tecnologia HD (alta definizione), dovranno necessariamente attrezzarsi con una TV compatibile o quantomeno con un decoder adibito al DVB-T2.
A tal proposito, per offrire un’agevolazione alle famiglie -obbligate ad conformarsi per continuare ad usufruire del mezzo tv- il Governo già da diverso tempo, ha stanziato dei fondi per l’acquisto di un nuovo televisore o appunto di un decoder; un bonus estremamente funzionale, tant’è che le risorse economiche disponibili sono esaurite prima della scadenza della validità del bonus stesso (con precisione nella giornata del 12 novembre 2022).
Infatti, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha avanzato una proposta per appunto in Legge di Bilancio, che prevede uno stanziamento di 100 milioni di euro per il 2023 per due contributi già esistenti.
Si tratta del Bonus rottamazione TV, che consiste in uno sconto sul prezzo d’acquisto pari al 20% della spesa nel limite di 100 euro; quest’ultimo non prevede limiti di ISEE ma potrà esser richiesto da chi è in regola con il pagamento del canone al servizio di radiodiffusione, previa rottamazione di un apparecchio non conforme. Sarà disponibile l’erogazione di un unico contributo per nucleo familiare.
Invece l’altro contributo, prevede uno sconto sul prezzo d’acquisto di apparecchi televisivi senza rottamazione o di decoder, e può essere richiesto solo da nuclei familiari con un ISEE inferiore a 20.000 euro.
Vi è inoltre la possibilità, laddove si soddisfino specifici requisiti (può essere infatti richiesto solo da cittadini abbonati al servizio di radiodiffusione, di età pari o superiore ai 70 anni, con un trattamento pensionistico non superiore a 20 mila euro annui), di ricevere direttamente a casa il proprio apparecchio.
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