Stando alle ultime indiscrezioni da Palazzo Chigi, la revisione del Superbonus 110% dovrebbe coincidere con l’introduzione nel nostro sistema fiscale del quoziente familiare.
Anche se molto dovrà ancora essere stabilito, il quoziente familiare si pone come un meccanismo con cui si cerca di agevolare fiscalmente i nuclei familiari più numerosi, incentivando in tal modo la natalità.
Ma come funzionerà esattamente? Chi ci guadagna?
Come funziona il nuovo quoziente familiare
Il nuovo quoziente familiare è un indicatore che tiene conto dei redditi di tutta la famiglia e, dunque, non solamente del proprietario dell’immobile. Applicato dal prossimo anno per il Superbonus 110 sui soli edifici unifamiliari, apporta un’interessante novità nel meccanismo di calcolo ex Isee.
In altri termini, si considerano tutti i redditi riscontrati dalla famiglia nell’anno precedente la ristrutturazione energetica (per il 2023 si considereranno dunque i redditi 2022), includendo coniuge, soggetto legato da unione civile, convivente, familiari diversi dal coniuge, purché nello stesso tetto.
Una volta sommati i redditi, si moltiplicheranno per un determinato coefficiente che cambia a seconda del numero dei componenti del nucleo stesso. Per esempio, se c’è un solo contribuente il coefficiente è pari a 1 e assorbe l’intero reddito. Per una famiglia con due membri il moltiplicatore sarà pari a 2. Se però c’è un terzo membro, il fattore aggiuntivo è pari a 0,5, e così via.
Simulando l’applicazione del quoziente familiare, una famiglia composta da due persone senza figli o altri componenti potrà accedere al Superbonus se non supera la soglia reddituale di 30.000 euro, che diventa pari a 37.500 euro in caso di un figlio, e di 45.000 euro in caso di due figli.
Quanto sopra premesso, il nuovo meccanismo di fatto sembra restringere la platea dei potenziali beneficiari del Superbonus favorendo i redditi medio-bassi e i nuclei più corposi. Tuttavia, se questo meccanismo fosse esteso all’Irpef, i benefici fiscali maggiori sarebbero quelli per le famiglie con redditi superiori alla soglia minima dei 30.000 euro…