Per sua natura l’essere umano, nel momento in cui si ritrova ad affrontare nuove sfide e nuovi contesti sociali, tende ad avvertire un senso di inadeguatezza dinanzi all’imprescindibile scambio di parere alla base di ogni tipo di relazione.
Al giorno d’oggi però, il timore di esporsi limpidamente in numerose situazioni, sta assumendo sempre di più una piega continuativa.
Il motivo di tale paura, è da associare primariamente al fatto che talvolta la società, volutamente o meno, per tutta una serie di fattori, inculca una credenza per la quale è strettamente necessario dover rientrare in specifici canoni, al fine di possedere un’identità degna di essere ritenuta tale.
Ed in tal senso, le conferme esterne e l’opinione altrui divengono un metro di giudizio estremamente rilevante per ciascuno di noi e per la nostra necessità di stima reciproca.
Si sviluppa inevitabilmente un’ipersensibilità alla critica, per la quale appunto ogni osservazione, viene vissuta come un giudizio lapidario che va esclusivamente ad incrementare questo senso di inadeguatezza.
Hai mai sentito parlare di Allodoxafobia?
Si tratta di una parola derivante dal greco antico: állos (altro) + dóxa (opinione) + phobia (fobia). Dunque, stando al significato letterale, parliamo della paura dell’opinione degli altri.
Infatti, spesso ci si sente invischiati nel timore del rifiuto, di non essere in grado di soddisfare le attese di chi si ha di fronte, e di conseguenza si assume una sembianza quasi camaleontica, e si cerca di adeguarsi quantopiù possibile alle attese degli altri, col rischio associato di dimenticare d’altro canto, ciò che si vuole davvero.
Si tratta di una condizione strettamente correlata ed inversamente proporzionale alla fiducia in sé stessi; tanto più la paura del giudizio sarà maggiore, più sarà bassa sarà la stima di sé.
Questa tendenza a svalutarsi, in un numero di casi non troppo esiguo, si trasforma in un vero e proprio Disturbo d’Ansia Sociale, che conduce molti addirittura a sottrarsi da determinati rapporti sociali e situazioni in cui ci si sente più esposti ad un giudizio, inibendo i propri comportamenti, proprio per evitare un ulteriore presunto malessere. Tutto ciò senza dubbio si riflette negativamente sulla qualità della propria vita, e comporta conseguenze negative e malessere sotto tutti i punti di vista.
Pertanto, il primo passo da compiere per elaborare questo tipo di paura, è un grande lavoro su sé stessi, volto alla costruzione di un’opinione positiva dei propri valori e delle proprie capacità, al fine di ridimensionare l’impatto del giudizio esterno sulla propria autostima, comprendendo che talvolta, un’espressione di disapprovazione, è relativa all’esito di un singolo atteggiamento, e non all’intera persona.
Solo così il giudizio esterno potrebbe assumere una connotazione positiva, ed essere utilizzata come stimolo e spunto di miglioramento.