Alcuni di noi si sentono vecchi non appena terminata l’Università. Altri invece sembrano essere degli eterni Peter Pan, per cui il tempo non passa mai.
Ma qual è la verità? C’è una soglia anagrafica superata la quale possiamo dirci “vecchi”? Quando cambia in maniera irreversibile il nostro corpo?
A domandarselo è un sondaggio condotto negli Stati Uniti da OnePoll per conto di Found, un programma di cura del peso. I risultati? Forse vi sorprenderanno…
Da quando siamo autorizzati a sentirci vecchi?
Il sondaggio ha condotto 2.000 cittadini americani appartenenti alle generazioni Z, Millennial, X e baby boomers.
Ebbene, l’età media che gli intervistati hanno affermato essere il momento in cui, in fondo, si sta iniziando a invecchiare, è pari a 42 anni. Tuttavia, un non marginale 15% ha anche affermato di accorgersi che l’invecchiamento arriva prima dei 53 anni.
Per quanto poi concerne i sintomi che ci permettono di capire che abbiamo abbandonato la gioventù, il 39% segnala i dolori articolari, il 37% l’ipertensione, il diabete o altre condizioni croniche, il 35% il metabolismo più lento, il 30% l’accumulo di peso.
Ma è davvero così? Secondo Rekham Kumar, una rappresentante di Found, apportare modifiche salutari al proprio stile di vita è una misura preventiva che può aiutare a mitigare dei problemi legati all’avanzamento dell’età, come l’incremento di peso e le condizioni croniche.
D’altronde, dal sondaggio emerge come il 21% ammette di negare l’invecchiamento del proprio corpo e, tra chi sceglie di cambiare stile di vita, facendo magari dell’esercizio fisico regolare e mangiando meglio del solito, il 61% rimanda i cambiamenti della routine da tre a sei anni, mentre il 29% fino a due anni.
Voi da che parte state? Da quanto tempo avete iniziato a sentirvi vecchi? Cosa avete fatto per rallentare l’orologio?