Che cosa hanno in comune una neolaureata in Medicina, il medico Roberto Burioni e la giornalista Selvaggia Lucarelli? Forse nulla… fino allo scoppio di una vicenda che sta facendo parlare l’Italia.
Del caso di cui parleremo oggi si sta discutendo a lungo e, spesso, con toni che meriterebbero di essere moderati: qualsiasi sia la posizione che ciascuno di noi assumerà su questo caso, sono frequenti gli appellativi poco generosi nei confronti di una giovane 23enne che sta subendo una vera e propria ondata di critiche sprezzanti.
Ma che cosa è accaduto? Perché questa vicenda ha scatenato una dura contesa tra Roberto Burioni e Selvaggia Lucarelli?
La protagonista di questa storia è Carlotta Rossignoli, modella e studentessa veronese che si è laureata in Medicina a soli 23 anni. Un traguardo prestigioso, raggiunto presto o… troppo presto, per alcuni.
I dubbi sulla tempistica sono stati sollevati da più parti e, tra di esse, anche dalla giornalista e opinionista Lucarelli e da diversi colleghi di Università.
Dinanzi a queste accuse, il professor Roberto Burioni ha pubblicato un primo messaggio social in cui ricorda come in Italia, invece di congratularsi con la ragazza per i risultati raggiunti, si preferisca generare una tormenta di polemiche.
La giornalista, però, non ci sta. Sotto il primo post che Burioni ha pubblicato in difesa di Carlotta, ha risposto chiedendo come si possano frequentare le lezioni di 5^ e 6^ anno insieme, richiedere la tesi in quarto, aver fatto il primo mese di tirocinio abilitante nel primo semestre del quinto e gli altri due nel secondo semestre. Quindi, la Lucarelli ha richiesto anche il libretto dei tirocini della ragazza che, però, solamente lei può fornire.
Burioni non ha fatto attendere la sua controreplica, precisando che i processi li fanno i tribunali e che se qualcuno ha contezza di irregolarità, dovrebbe denunciarli, cosa che in questi anni non sarebbe però avvenuta.
In un successivo post Burioni è tornato ancora sull’argomento, dicendo che è sbagliato chiedere alla ragazza di mostrare i libretti per discolparsi, “come accusare uno di essere tossicodipendente e chiedergli di fare pubblicamente le analisi del sangue per dimostrare che non è vero”.
Il botta e risposta non finisce però qui. Lucarelli ironizza pensando che, a questo punto, è bene anche domandarsi della regolarità degli studi di Burioni. Il quale, evidentemente, non si tira indietro e pubblica il suo libretto universitario…
A ben vedere, a celebrare questo dibattito è il profilo social di Carlotta Rossignoli. Non sappiamo come se la stia passando la giovane (immaginiamo che questa ondata di polemiche non sia stato certo gradito), ma il numero dei follower è salito in pochi giorni da 16 a quasi 50.000 unità…
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