L’umorismo è “la capacità intelligente e sottile di rilevare e rappresentare l’aspetto comico della realtà”.
A tal proposito, è considerato un tratto interpersonale che coinvolge componenti emotive, cognitive e comportamentali e può influire sul funzionamento e sul benessere quotidiano.
Tendenzialmente, per sua natura, è associato a benessere e ad un’autostima positiva, proprio per il fatto che è stato concettualizzato come una strategia che consente agli individui di riconsiderare e riformulare un evento spiacevole.
Questa definizione tuttavia, può rivelarsi estremamente semplicistica in quanto l’umorismo può in realtà manifestarsi in forme diverse ed avere funzioni e obiettivi differenti.
Ad esempio, per quanto riguarda l’umorismo autodiretto (ovvero la tipologia che presenta il sé come un “nucleo”, ed è volta dunque a far sì che gli individui si prendano gioco di se stessi).
Quest’ultimo ha inevitabilmente delle conseguenze sulla percezione di sé e sul benessere.
Più nello specifico, l’umorismo che migliora se stessi è un umorismo positivo e di accettazione di sé che aiuta a mantenere un’immagine positiva di sé ed un’elevata autostima anche se usato al di fuori delle situazioni sociali. Al contrario, l’umorismo autolesionista è tendenzialmente caratterizzato dall’uso del ridicolo e della critica rivolta al sé con l’obiettivo di ottenere l’approvazione degli altri.
Quindi, se l’umorismo costruttivo è associato al benessere, all’estroversione e all’apertura, l’umorismo autolesionista è considerato una strategia difensiva disadattiva che implica il nascondere i sentimenti negativi e una generale diminuzione del sé.
Una componente fondamentale della salute mentale a tal proposito, è di certo l’immagine corporea (sia essa positiva o negativa).
Infatti, l’immagine corporea si riferisce alla percezione, ai sentimenti e agli atteggiamenti che gli individui hanno del proprio corpo.
Sia l’immagine corporea che l’umorismo sono correlati al confronto sociale e al funzionamento interpersonale.
Capire se, e quale tipo di umorismo, è associato alle preoccupazioni del corpo riuscirebbe pertanto da un lato ad estendere la letteratura sull’umorismo e sulla salute mentale, e dall’altro contribuirebbe alla letteratura sull’immagine corporea.
Finora, la relazione tra umorismo e immagine corporea è rimasta trascurata
Per fortuna però, di recente, uno studio della University Of Surrey ha indagato il rapporto tra humour e immagine del corpo nelle donne, sottoponendo 216 persone ad un questionario, col fine di classificare il loro tipo di humour e la percezione che hanno del loro aspetto.
Questo studio ha mostrato che le donne britanniche che prediligono un’autoironia indulgente e leggera, hanno riportato livelli più elevati di apprezzamento del corpo ed erano anche più motivate ad apprezzare in modo proattivo i loro corpi.
Al contrario, l’umorismo autolesionista è correlato a una maggiore critica del corpo e conseguentemente un minore coinvolgimento nell’apprezzamento del corpo, ma anche una maggiore spinta al mangiare emotivo e al desiderio di dimagrire. Ciò fornisce la prova che le donne che hanno usato l’umorismo per sminuire se stesse attraverso forti critiche nei confronti dei loro corpi, per ottenere l’approvazione degli altri, imbattendosi in comportamenti alimentari disfunzionali.
Questi risultati illustrano di certo un ruolo chiave dell’umorismo sia nella percezione del corpo che nel comportamento alimentare, ed hanno offerto la base per ricerche ed interventi futuri.
Ciò è particolarmente rilevante per gli psicologi clinici e i terapeuti dei disturbi alimentari, in quanto potrebbero considerare il tipo di umorismo usato dai loro pazienti per comprendere meglio la loro immagine corporea e, plausibilmente, promuovere l’umorismo costruttivo, sovrastando quello autolesionista.