Inflazione miete ancora vittime, gli italiani sono in difficoltà nel fare una spesa equilibrata e di basso costo. Cosa si può evitare?
Fare la spesa, si sta rivelando un lusso, i prezzi continuano ad aumentare e i prodotti acquistati sono sempre meno. Gli aumenti dei prezzi, hanno costretto gli italiani, a diminuire gli acquisti alimentari, e il 63% della popolazione si trova costretto a cambiare la propria abitudine di fare la spesa. Il 33% delle persone, infatti, dichiara di comprare soprattutto prodotti in offerta, e/o che costano meno.
Molti si trovano costretti a rinunciare anche all’acquisto di carne e pesce. È aumentata esponenzialmente invece la scelta di prodotti a lunga conservazione. Questi sono alcuni dei dati raccolti, da Altroconsumo. La difficoltà economica è davvero tanta, soprattutto per le famiglie e per le persone già in difficoltà economica.
Cosa si può fare per combattere l’aumento dei prezzi?
L’aumento medio della spesa, tra Maggio 2021 e Maggio 2022, è stato di un rialzo del 20% sui prodotti, quasi 3,40 euro in più. Le ragioni scatenanti, non devono essere ricondotte esclusivamente alla guerra in Ucraina, ma anche alla crisi climatica e alla ripresa economica non ancora stabilizzata, dopo gli anni della pandemia.
Ma allora a cosa si può rinunciare, per cercare di far fronte alla crisi economica? Ci sono alcuni prodotti, che vorremmo non mancassero mai sulla nostra tavola, ma che, in fin dei conti, non sono poi così indispensabili per la nostra alimentazione giornaliera.
Sicuramente, si può iniziare eliminando prodotti non essenziali come bibite, alcolici, dolci e snack, possono essere ridotti, guadagnando anche sulla salute. Ad esempio, l’utilizzo dell’olio di semi di girasole, può essere un buon motivo di risparmio, anche per ridurre l’assunzione di alimenti fritti, da concedersi più raramente.
Utile anche la riduzione degli affettati, e dell’acquisto della carne, da sostituire con l’acquisto più frequente dei legumi, che possono anche essere conservati a lungo termine.
Le soluzioni per cercare di mediare all’inflazione alimentare, ci porta a cambiare qualche cara abitudine, ma non bisogna certo rinunciare a ciò che ci è sempre piaciuto mangiare. Semplicemente, per risparmiare, è opportuno sostituire, eliminare (se si volesse), oppure ridurre i consumi, per conservare qualche soldo in più nel portafoglio.