L’ISTAT ha di recente pubblicato una serie di dati che concernono la vita di coppia in Italia: numeri che dovrebbero farci riflettere. E’ l’inizio della fine?
“Love is in the air” recita una canzone di alcuni decenni fa, ma sarà veramente così? All’epoca sicuramente sì, oggi? Negli ultimi anni è cambiato il modo di percepire le relazioni e questo lo si trapela anche nelle arti quali la musica ed il cinema.
Avete mai notato come persino nei testi delle canzoni si parli di amore in maniera del tutto diversa rispetto ai cantanti meno giovani? Ed i film dove le scene d’amore spiccavano per sensualità ed emozione ed un velato senso di pudore. Cos’è successo nel corso degli anni, ci siamo persi qualcosa strada facendo?
Vita di coppia, i dati inquietanti ISTAT lo dimostrano chiaramente
Per la prima volta dalla valutazione annuale compiuta dall’ISTAT è emerso come la percentuale dei single supera quella delle coppie; più precisamente il 33,2% degli italiani non ha trovato – per sfortuna o per scelta personale – l’anima gemella e vive da solo. A contrasto la percentuale delle famiglia pari al 31,2% degli italiani.
Una tendenza quindi degli italiani a rimanere single ed a preferire questo stile di vita piuttosto quello sinora ritenuto come la scelta principale; una volta la vita matrimoniale era insita nella cultura nazionale ed in pochi si sottraevano da questa logica per i svariati motivi. Oggi al contrario sono numerosi i giovani che dalla fascia 30-50 decide di non voler legami e continuare in “solitudine” il suo percorso di vita.
Una tendenza che porterà conseguenze sempre più esasperate per la Nazione: nel 2045 saranno di piu’ le coppie senza figli che con i figli. Un dato allarmante se pensiamo che già l’Italia da tempo è classificata come il paese dei vecchi per le poche nascite, un simile atteggiamento andrà ad inasprire una situazione già delicata.
Cosa sta alla base di questa decisione di non voler legami? Le motivazioni possono essere tante ma certamente il cambiamento sociale del ruolo della donna ha avuto un peso non indifferente; se ancora tra le coppie eterosessuali è l’uomo che lavora rispetto alla donna in termini percentuali, è anche vero che è proprio il gentil sesso a detenere un livello di istruzione superiore.
La donna non accetta più il ruolo a cui era tradizionalmente relegata e vuole assolutamente condurre uno stile di vita dinamico. E l’uomo, è pronto al cambiamento?