Uno studio globale sul DNA dei cani, condotto da scienziati dell’Istituto Francis Crick, dell’Università di Oxford, dell’Università di Vienna e da archeologi di oltre 10 Paesi, presenta le prove più eccezionali secondo cui, nel periodo immediatamente successivo all’era glaciale, esistevano diversi tipi di cani. Parliamo di oltre 11.000 anni fa, a dimostrazione di quanto sia lungo e profondo il rapporto che lega questi quattrozampe all’essere umano.
In particolar modo, nel loro studio pubblicato su Science Today lo scorso 29 ottobre 2020, il team di ricerca ha sequenziato il DNA di 27 cani, alcuni dei quali sono vissuti fino a quasi 11.000 anni fa, in tutta Europa, nel Vicino Oriente e in Siberia.
Così facendo, hanno scoperto che in tale momento storico, subito dopo l’era glaciale e prima che qualsiasi altro animale fosse stato addomesticato, esistevano già almeno cinque diversi tipi di cani, con antenati genetici distinti.
Questa scoperta rivela che la diversità osservata tra i cani nelle diverse parti del mondo di oggi ha avuto origine quando tutti gli esseri umani erano ancora cacciatori e raccoglitori. Pontus Skoglund, autore e capogruppo del laboratorio di genomica antica del Crick, ha affermato in tale ambito che alcune delle variazioni che si vedono tra i cani che camminano per strada oggi, hanno in realtà avuto origine proprio nell’era glaciale. Alla fine di questo periodo, i cani erano già diffusi in tutto l’emisfero nord del mondo.
Questo studio della genomica antica prevede l’estrazione e l’analisi del DNA dal materiale scheletrico, fornendo una finestra sul passato, e permettendo ai ricercatori di scoprire i cambiamenti evolutivi avvenuti molte migliaia di anni fa.
Il team ha dimostrato che negli ultimi 10.000 anni, queste prime stirpi di cani si sono mescolate e si sono mosse per dare origine ai cani che conosciamo oggi.
Ad esempio, i primi cani europei erano inizialmente diversificati e sembravano provenire da due popolazioni molto distinte, una imparentata con i cani del Vicino Oriente e l’altra con i cani siberiani. Tuttavia, a un certo punto della storia questa diversità si è persa, tanto che oggi non è presente nei cani europei.
Anders Bergström, autore principale e ricercatore post-dottorato nel laboratorio di genomica antica del Crick, ha aggiunto poi che se guardiamo indietro nel tempo, a più di quattro o cinquemila anni fa, possiamo vedere che l’Europa era un luogo molto diverso per i cani.
Anche se i cani europei che vediamo oggi si presentano in una così straordinaria varietà di forme, geneticamente derivano solo da un sottoinsieme molto ristretto della diversità che esisteva un tempo – ha dichiarato.
I ricercatori hanno anche paragonato l’evoluzione nella storia dei cani ai cambiamenti nell’evoluzione umana, negli stili di vita e nelle migrazioni.
In molti casi si sono verificati cambiamenti comparabili, che probabilmente riflettono il modo in cui gli esseri umani avrebbero portato con sé i loro cani durante le migrazioni in tutto il mondo.
Ma ci sono anche casi in cui la storia umana e quella dei cani non si rispecchiano a vicenda. Ad esempio, la perdita di diversità che esisteva nei cani all’inizio dell’Europa è stata causata dalla diffusione di un’unica discendenza canina che ha sostituito altre popolazioni. Questo drammatico evento non si rispecchia nelle popolazioni umane, e resta da determinare cosa abbia causato questo cambiamento nelle origini canine europee.
Greger Larson, autore e direttore del Palaeogenomics and Bio-Archaeology Research Network dell’Università di Oxford, afferma che i cani sono il nostro partner animale più antico e più vicino. L’utilizzo del DNA di cani antichi mostra quanto la nostra storia comune vada indietro nel tempo e aiuterà a capire quando e dove sia iniziata questa profonda relazione – ha poi aggiunto.
Ulteriormente, Ron Pinhasi, autore e capogruppo dell’Università di Vienna, ha affermato che così come il DNA antico ha rivoluzionato lo studio dei nostri antenati, ora sta iniziando a fare lo stesso per i cani e gli altri animali domestici. Lo studio dei nostri compagni animali aggiunge un altro strato alla nostra comprensione della storia umana.
Anche se questo studio fornisce nuove importanti intuizioni sulla storia delle popolazioni canine e sui loro rapporti con gli esseri umani e tra di loro, rimangono ancora molte domande. In particolare, i team di ricerca stanno ancora cercando di scoprire dove e in quale contesto culturale umano i cani sono stati addomesticati per la prima volta.
Una domanda molto importante, per la cui risposta, però, bisognerà attendere un nuovo studio.
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